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1. Che intendete per "esoterismo?" In che cosa consiste il lavoro in seno all'Ordine? 

 L'aggettivo "esoterico" si applica a ciò che è nascosto, non evidente, per opposizione a "exoterico" che significa volto verso l'esterno. Nell’antichità, l'insegnamento esoterico andava più lontano del semplice insegnamento razionale o filosofico. Doveva impregnare l'anima dell'alunno diventato discepolo, in modo da permettergli di superare la sua personalità affinché lo spirito potesse manifestarsi. L'esoterismo conduce l'uomo alle Porte della Conoscenza del Sé. In questo senso, le Scienze Tradizionali, come l'alchimia, l'astrologia, la Kabbala, sono degli aiuti potenti. Coloro che vogliono camminare verso la Conoscenza cercano attraverso la preghiera, la purificazione, il distacco e la pratica del discernimento, di elevarsi e aiutare i propri simili. L'Ordine si propone di aiutare ogni ricercatore sincero nel compimento di un lavoro costante su se stesso. La pratica della carità, della preghiera, della bontà e della compassione verso gli altri, lo studio e l'approfondimento della Conoscenza Esoterica che tratta della Scienza Nascosta e della Tradizione porterà progressivamente il neofita sulla Strada per comprendere la sua vita in modo più sottile.

Papus disse dell'Ordine Martinista: ….."è una società mistica e come tale è l'unione di forze invisibili evocate per la ricerca della Verità. L'Ordine Martinista è un centro attivo di diffusione iniziatica. Il suo obiettivo è quello di propagare rapidamente e in una maniera ampia gli insegnamenti dell'occulto e della tradizione esoterica occidentale e cristiana. La società Martinista ha come primi principi:
+rispettare la libertà umana
+accettare nel suo seno uomini e donne
+essere cristiana.
Il Martinista difende l'azione del Cristo…"

Delle centinaia di persone che passano il portale di questa tradizione, molte lasceranno dopo alcuni anni. Meno numerosi sono quelli che riusciranno a penetrare nel cuore di quello che si è arrivato a chiamare esoterismo cristiano. Di conseguenza, vi sono in loro una chiamata, una forza che dirige ognuno misteriosamente fino a questi portali. Tutti quelli che si sono avvicinati a questa tradizione hanno sentito questo desiderio.

Per l'Ordine Martinista la fratellanza non è una finalità: è la conseguenza del suo camminare mistico. La Tradizione Martinista è la presenza su noi di un pensiero, di un eggregoro che sintetizza una comunione di spirito e di simboli tra differenti persone. In effetti, esiste un obbiettivo Martinista che trascende gli esseri che hanno costruito la sua storia. Si tratta della difesa e del servizio invisibile dell'Esoterismo cristiano.

  2. Quale tipo di lavoro propone l'Ordine? 

 Gli insegnamenti dell'Ordine preparano ad un lavoro individuale che tocca tre campi: 

 - Il mentale, per mezzo dell'intelligente osservazione della natura e dei suoi fenomeni, dello studio dell'occultismo classico (ciò che chiameremmo oggi esoterismo), di ciò che è intorno a sé ed in se stesso, così come l'esercizio di un discernimento sempre più fine. Il contenuto dell'insegnamento martinista si basa sui concetti fondamentali dell'esoterismo Cristiano, la nozione di rituale e la costituzione occulta dell'uomo. 

- Il sentimento, per il risveglio alla Tradizione Universale, ai principi Cristiani ed ai messaggi dei Maestri Passati. Questa alchimia spirituale e mistica che si effonde progressivamente nell'anima del ricercatore sincero si manifesteranno sotto parecchie forme: desiderio di soccorrere ed amare il proprio prossimo con la presa di coscienza che l'umanità è una, andare verso una trasformazione interiore per ritrovare la Verità Primordiale, per dare alla Vita il suo senso reale, per uscire del suo egocentrismo, per allargare il suo stato di coscienza. 

 - L'azione, per la messa in pratica di questa presa di coscienza che invita alla preghiera ed alla meditazione. Questa ricerca progressiva porterà il ricercatore ad affinare i propri sensi sottili, senza cadere in una sensibilità leziosa che lo frenerebbe spesso davanti all'apparizione di slanci emozionali improduttivi. L'azione si manifesta allora nella pratica di un'azione rivolta al servizio per l’umanità e il mondo che lo circonda, sollecitando l'aiuto del Cielo perché l'uomo prenda infine coscienza che non può niente senza l'aiuto di Dio.  

  3. Chi sono i Maestri Passati a cui si è fatto riferimento? 

 Questi Maestri Passati sono numerosi e risalgono a Pitagora, passando da Platone, Plutarco, il Dottor Eckhart, Jacob Böhme, Swedenborg, Eckhartshausen, Martines di Pasqually ed il suo discepolo Louis-Claude de Saint-Martin, per arrivare fino a Papus, fondatore dell’Ordine, per citarne solo alcuni. Ciascuno di questi personaggi ha segnato il suo tempo e ha portato la sua pietra per la costruzione della Tradizione.

  4. Possono svilupparsi dei poteri specifici, acquisire delle facoltà psichiche con gli insegnamenti dell'Ordine? 

 Per ciò che riguarda lo sviluppo dei sedicenti "poteri" o "facoltà", non fanno parte del nostro insegnamento, piuttosto riguardano la parapsicologia. Se è vero che essi si possono acquisire in seguito ad un lavoro interno e disinteressato di purificazione, non costituiscono la prova di un reale avanzamento spirituale. In quanto alla magia, di cui la pratica incita spesso ad avere un ascendente sulla natura o sugli altri, non è né insegnata né incoraggiata dall'Ordine. 

Questi sedicenti "poteri" possono essere all'origine di un certo autocompiacimento e possono dare una falsa immagine di sé, rischiando di interporre un’abisso tra l'individuo ed il suo prossimo. Mentre dovrebbero essere solamente strumenti di servizio, gonfiano l'ego e quello che crede di possederli - spesso ne è posseduto! - ritardando così la sua evoluzione spirituale. 

5. Cosa si esige da un candidato alla via Iniziatica?

 Ciò che si esige dal candidato è molto semplice e riposa essenzialmente sulla Volontà ed il Desiderio di intraprendere la sua propria trasmutazione. Oltre allo studio, la meditazione, la preghiera ed un lavoro su se stesso, per rendere la sua personalità sempre più trasparente e ricettiva ai valori interiori, è lasciato in tutta la sua libertà di pensiero. È nel suo quotidiano, durante le sue proprie esperienze, che potrà verificare e sperimentare la veridicità degli antichi testi e delle Parole Sacre, ed i benefici che ne trarrà da questi insegnamenti saranno lasciati al suo proprio giudizio. E il suo avanzamento, semplice ed umile, lo condurrà a praticare la carità intelligente, la tolleranza e la benevolenza verso tutti gli esseri, ed un sentimento di pace interiore e di compassione accompagnerà ogni sua azione. 

  6. Quali condizioni sono richieste per studiare l'esoterismo? 

 L'esoterismo deve essere considerato come un "di più" nella cornice di una vita familiare, sociale e professionale equilibrata. Nessuna condizione è richiesta per il suo studio. Un'intelligenza vivente, una curiosità intellettuale, un'apertura di mente associata ad un cuore puro e privo di ogni fanatismo ed ogni egocentrismo porteranno naturalmente il cercatore ad interrogarsi sulla Vita ed il suo scopo. In nessun caso la vita familiare deve essere considerata come sorgente di squilibrio o di disarmonia, perché il Martinismo aiuta ad Essere nella Vita, e non a fuggirla. 

  7. Che ne pensate delle differenti pratiche divinatore: veggenza, chirologia, spiritismo, ecc.? 

 Le pratiche divinatorie danno troppo spesso adito ad avere un’ascendente sugli altri. Certamente, ci sono delle persone oneste tra i veggenti, chirologi, spiritisti, ecc., ma frequentemente la mancanza di una conoscenza approfondita dell'esoterismo e dei suoi simboli li porta inevitabilmente a confondersi e loro stessi non sanno esattamente da che piano le loro visioni o intuizioni provengono.

  8. Come dovrebbe condursi lo studio dell'invisibile?

 La prima cosa, quando si abborda il campo dell'invisibile, è di tenere bene i piedi per terra, lo spirito benevolo, l'atteggiamento umile e sincero ed il cuore aperto agli altri. Non lasciarsi trascinare dalle promesse fallaci di coloro che propongono una trasformazione radicale dopo uno stage di dieci giorni. Ogni Iniziatore dell'Ordine aiuta ad intraprendere un lavoro individuale che richiede buonsenso, un'introspezione intelligente ed un'attenzione costante rivolta al perché delle nostre azioni, affinché ciò che pensiamo, ciò che diciamo e ciò che facciamo sia sempre in armonia con il Creato ed il Creatore. 

  9. In che cosa consiste l'insegnamento che dispensate? 

 Il nostro insegnamento spazia dall'ermetismo alla Tradizione e alla Teurgia, ciò che si intende generalmente per Scienze Occulte, e sul lavoro su sé stessi, affinché ciascuno acceda, per quanto possibile, alla conoscenza di sé ed a quella degli altri. "Conosci te stesso e conoscerai l'universo e gli dei", diceva già Socrate. Mettendo questa conoscenza in pratica, e provando innanzitutto a comprendere e colmare le nostre proprie lacune contribuiremo affinché l'amore regni tra gli uomini: Pace agli Uomini di buona volontà!

10. Quale genere di facoltà si dovrebbe sviluppare per aiutare meglio gli altri? 

 Abbiamo numerosi candidati che vogliono aiutare gli altri non appena credono di avere sviluppato certe facoltà. Ma hanno essi realmente queste facoltà e, in questo caso, hanno il discernimento necessario per aiutare il loro prossimo senza sconfinare sulla loro libertà? Ciò non è facile! Non rischiano di fare in buona fede alcuni danni, considerando la loro esperienza insufficiente?  

Pensiamo che abbiamo il dovere di lavorare prima su noi stessi per migliorarci, studiando, meditando, pregando. Così, poco a poco, armati di conoscenze nuove, ed illuminati dai nostri Maestri Passati, potremo tentare di aiutare il nostro prossimo nelle piccole cose ed affanni della vita quotidiana, ma sempre badando a rispettare i disegni del Cielo, perché Egli solo sa ciò che è buono per ciascuno di noi.

11. Appartengo già ad un'altra Istituzione Iniziatica, posso rimanervi e accedere ugualmente all'Ordine Martinista?

Certamente. Molti Associati al Martinismo fanno parte di un'altra realtà Iniziatica, tuttavia occorre impegnarsi formalmente a non mischiare o sovrapporre le due cose. Sarà il tempo e la maturazione spirituale che farà operare un'inevitabile scelta. Non vengono comunque viste di buon occhio quelle persone provenienti dal marasma della new-age o quelle che sono già state da tutte le parti possibili e immaginabili. Costoro generalmente si rivelano incostanti e superficiali, difficilmente saranno in grado di perseverare sulla dura terra dell'Iniziazione. La Via Martinista porta a dei risultati concreti e verificabili, ma mai riscontrabili in quelle persone che amano frequentare altre realtà oggi abbondantemente presenti sul territorio.

12. Quanto si paga per entrare nell'Ordine?

I fondatori del Martinismo decretarono che l'Ordine fosse assolutamente povero, l'Iniziazione gratuita e priva di tasse, capitazioni e balzelli vari. E tale è sempre stato e sempre sarà. Tuttavia, come ogni associazione non patrocinata o sponsorizzata da altri enti, l'Ordine deve far fronte da solo alle proprie spese generali. Sarebbe ingiusto pretendere che a farsene carico siano soltanto i quadri dirigenti. Per tale motivo è prevista una Quota Annuale per la partecipazione alle necessarie spese collettive. Essa è comunque di modica entità ed in linea con qualsiasi altra associazione culturale, sportiva o altro.

13. Come mai in Italia vi sono tanti Ordini Martinisti?

Le velleità umane, le incomprensioni e i capricci dell'ego non rigorosamente posto sotto controllo di alcuni Iniziatori hanno portato a delle inevitabili scissioni alle quali sono succedute altrettante sub-scissioni. A queste si affiancano peraltro anche delle realtà sedicenti iniziatiche rette da personaggi che definire pacchiane e maniacali è fargli un complimento. Occorre estrema cautela nella scelta. Possiamo consigliare di accertarsi, ponendo le giuste domande fin dal primo incontro de visu, di ciò che viene proposto quale percorso formativo, dell'impostazione degli studi, della docetica, delle regole e soprattutto dei tempi del percorso; tempi palesemente troppo brevi, traguardi apertamente vagheggiati e Gradi  promessi in poco tempo sono sicuramente sinonimo di scarsa affidabilità, ancor peggio laddove vengono proposti diversi percorsi nello stesso ambito. E comunque, cosa più importante, valutare sempre attentamente la sincerità delle argomentazioni di chi vi sta di fronte; le cose o si sanno o non si sanno: risposte troppo evasive sono sicuramente indice di inaffidabilità. Quando si è di fronte ad una persona preparata le risposte non saranno mai generiche o evasive!